“Il piccolo bruco Maisazio è per mia sorella”
Un’intervista all’autore e illustratore Eric Carle
Eric Carle, nasce negli anni venti a Syracuse, New York negli Stati Uniti. All’età di sei anni va a vivere con la sua famiglia a Stoccarda in Germania e all’inizio degli anni 50 ritorna a vivere negli Stati Uniti, a New York City. Nel 2019 in occasione dei suoi 90 anni e dei 50 anni del Bruco Malsazio, Eric Carle rilascia questa intervista a Nabu, la Federazione Tedesca per la Tutela dell’Ambiente con cui collaborava.
Qui la potete leggere tradotta in italiano, oppure ascoltare attraverso le voci di Daniele e Viola, accompagnati da Dody B.
Disegni di Niccolò e Viola.
“Il piccolo bruco Maisazio” fa 50 anni e il suo inventore Eric Carle festeggia un compleanno “tondo”, fa 90 anni! Generazioni di bambini sono cresciuti con il piccolo bruco – noi abbiamo fatto alcune domande a Eric Carle.
Ha dedicato ”Il piccolo bruco Maisazio” a sua sorella. Era una grande fan di bruchi o di farfalle?
Mia sorella è molto più giovane di me – di 21 anni più giovane! Ero così felice di avere una sorella che era una gioia per me dedicarle questo libro.
Ha appena compiuto 90 anni. Quale ricordo ha dei suoi anni a Stoccarda?
Sono cresciuto nel periodo della seconda guerra mondiale in Germania e ho dei ricordi molto dolorosi di quella parte della mia vita. In un certo modo credo che i colori intensi nei miei libri siano una specie di contrappeso alle tante tonalità di grigio e marrone, che impregnavano la mia infanzia durante la guerra in Germania.
Com’erano gli anni al New York Times?
Sono andato a vivere a New York da giovane adulto, appena 20enne, e grazie all’aiuto generoso di Leo Lionni, ho subito trovato un posto al New York Times. È stata un’occasione meravigliosa per me. Per tutta la vita sono stato accompagnato dalla fortuna. Ho incontrato moltissime persone, che mi hanno aperto delle porte, persone, che mi hanno sostenuto sulla mia strada: la mia insegnante elementare a Syracuse, Miss Frickley, il mio professore di liceo in Germania, Herr Krauss; Leo Lionni, che mi ha aiutato a New York a trovare lavoro. La lista è ancora lunga. Ho una profonda gratitudine nei confronti delle persone che mi hanno aiutato.
Ha sviluppato uno stile molto personale. Come si è ispirato?
Lavoro con una tecnica che si chiama collage, che usano molti artisti, Matisse e Picasso sono famosi per i loro collage.
Anche artisti dell’albo illustrato come Leo Lionni e Ezra Jack Keats hanno creato dei collage.
I miei primi collage sono nati all’Accademia di Belle Arti da carta dipinta. Per le mie illustrazioni uso carta velina dipinta, che produco io stesso oramai da più di vent’anni. Inizialmente ho aggiunto qualche pennellata su carta velina colorata che si trovava in commercio, ma poi mi sono accorto, che quelle carte veline sbiadivano col tempo. Per questo oggi uso solo carta velina non colorata sulla quale dipingo con acrilici tutti i colori immaginabili. Col tempo le mie carte dipinte sono diventate più dettagliate, complesse e profonde. Alcune sono anche diventate delle opere d’arte a se stanti.
Da dove prende la sua ispirazione?
Da sempre mi sono fatto ispirare dalla natura, dagli animali e dagli insetti. Ma l’ispirazione e le idee per i miei libri vengono da tutte le direzioni possibili. Alcune idee crescono a lungo dentro di me, probabilmente nel mio subconscio, mentre altre prendono semplicemente possesso di me improvvisamente e senza preavviso. Può succedere che rifletto su un concetto di creazione e d’un tratto ho un’ ispirazione o mi arrivano i primi accenni di un’idea. Comunemente sono più cose che vengono insieme: Ricordi, idee per progetti, sogni, esperienze, e delle cose che ho viste o sentite.
Ha scritto molti libri per bambini. Cosa c’era prima – la voglia di dipingere o di raccontare storie?
Sono soprattutto una persona visiva e mi vedo sempre come illustratore. Ma col tempo ho imparato a godermi anche la scrittura. Secondo me le immagini necessitano di parole, come le parole di necessitano immagini. In breve: Scrivo immagini.
Come racconterebbe una storia per adulti?
Questa è una buona domanda. Con „Flora and Tiger: 19 Very Short Stories from My Life“ ho effettivamente pubblicato un libro per la generazione più adulta. Ma sento spesso dire da alcuni adulti, genitori e nonni, che gli piacciono i miei libri illustrati. Mi piace immaginare che i miei libri piacciono a lettrici e lettori di tutte le età.
Come si riposa da tanto lavoro così creativo?
Ormai sono andato in pensione. Di base credo di aver avuto moltissima fortuna per aver potuto fare ciò che amo.
Lei è attivista per la natura e la protezione dell’ambiente?
Amo la natura – mi ispira da sempre. Ho dei bellissimi ricordi dai tempi in cui con mio padre camminavo per i boschi. Ad ogni occasione raccoglieva da terra una corteccia, per avvicinarmi a tutte le creaturine – gli animaletti che strisciano – che sotto vanno in tutte direzioni. Con i miei libri mi inchino davanti a mio padre e ai ricordi del nostro tempo insieme nella natura – ma anche davanti al nostro pianeta e tutti i suoi animali e le sue creature, davanti alla natura nel suo complesso.
Ha un posto preferito nella natura?
Tempo fa avevo un giardino incantevole nelle colline all’ovest del Massachusetts. Quel luogo l’ho amato. E un posto sicuro nei miei ricordi lo hanno, come già detto, le escursioni nel bosco con mio padre. Dove vivo ora, vedo l’oceano blu brillante e il cielo, che mi incanta e mi regala quiete.
Cosa vorrebbe dire alle generazioni future dei bambini?
Siate gentili con tutte le creature e abbiate cura del nostro pianeta.
Ringraziamo Nabu per la gentile concessione dell’intervista!
Nabu si impegna già da 120 anni per la salvaguardia della natura e degli animali in Germania. In questo momento sta partendo un’azione importante: “L’estate degli insetti”. Nabu vi chiede se volete partecipare? Dal 4 al 13 giugno e dal 6 al 15 di agosto 2021 quando siete immersi nella natura, Nabu vi invita a osservare e annotare in un raggio di 10 metri tutti gli insetti che trovate durante un’ora di tempo. È un’ azione pensata per persone di tutte le età, per sensibilizzare i bambini e noi tutti per la vita e l’importanza degli insetti, ma anche per riuscire a avere un quadro di come stiano. (L’azione viene ripetuta ogni anno dal 2018 e si sta creando così un’importante statistica).
Ecco qui il link per partecipare: https://www.nabu.de/tiere-und-pflanzen/aktionen-und-projekte/insektensommer/index.html, e qui il download per il foglio prestampato dove potete annotare tutti i sei zampe che avete potuto rintracciare (naturalmente valgono anche i bruchi!!!). https://www.nabu.de/imperia/md/content/nabude/insekten/210312_iso21_z__hlhilfe.pdf Buona caccia!